Introduzione
Benvenuto nel settore Introduzione della Guida alla Fotografia Astronomica.
L'interesse di fotografare il cielo
Ogni astrofotografo ha un interesse specifico che lo avvicina agli astri: c'è chi è appassionato della fotografia planetaria, chi è innamorato del cielo profondo, chi non si è perso nemmeno una cometa, chi riprende l'intera Via Lattea. Insomma, anche nell'astrofotografia si combinano varietà, creatività, armonia e ricercatezza. Ciò di cui stiamo parlando, d'altronde, non è altro che l'arte della fotografia applicata all'ambito astronomico.
Ogni astrofotografo ha un interesse specifico che lo avvicina agli astri: c'è chi è appassionato della fotografia planetaria, chi è innamorato del cielo profondo, chi non si è perso nemmeno una cometa, chi riprende l'intera Via Lattea. Insomma, anche nell'astrofotografia si combinano varietà, creatività, armonia e ricercatezza. Ciò di cui stiamo parlando, d'altronde, non è altro che l'arte della fotografia applicata all'ambito astronomico.
Cosa ci spinge a fotografare il cielo?
Sono diverse le sensazioni che nascono durante l'esecuzione di una fotografia astronomica, ma si riconducono tutte alla curiosità. Chi è entrato nel campo dell'astrofotografia ricorderà certamente la "scintilla" che innescò il suo interesse per questo. In genere a stimolare questo meccanismo sono proprio altre immagini; infatti, guardando un Saturno, o una nebulosa a emissione o una galassia ai limiti del visibile si coglie la percentuale di mistero che l'oggetto fotografato contiene. E cosa scaturisce dal mistero? Non è forse la curiosità di conoscerne la verità celata? Esattamente.
Sono diverse le sensazioni che nascono durante l'esecuzione di una fotografia astronomica, ma si riconducono tutte alla curiosità. Chi è entrato nel campo dell'astrofotografia ricorderà certamente la "scintilla" che innescò il suo interesse per questo. In genere a stimolare questo meccanismo sono proprio altre immagini; infatti, guardando un Saturno, o una nebulosa a emissione o una galassia ai limiti del visibile si coglie la percentuale di mistero che l'oggetto fotografato contiene. E cosa scaturisce dal mistero? Non è forse la curiosità di conoscerne la verità celata? Esattamente.
Valide ragioni per fotografare il cielo
L'occhio umano ha una grande risoluzione, ma tuttavia non riesce a vedere le nebulosità degli oggetti deep-sky o i particolari di una cometa e quant'altro. Ciò avviene perché il nostro "dispositivo" visivo non riesce ad accumulare tutta quella luce necessaria per scorgere effettivamente tali minuziosità. Grazie all'utilizzo delle moderne DSLReflex o delle sensibilissime camere CCD è possibile immagazzinare elevate quantità di fotoni (particelle della luce) in un dato intervallo di tempo, permettendo così al segnale visivo di agglomerarsi.
L'occhio umano ha una grande risoluzione, ma tuttavia non riesce a vedere le nebulosità degli oggetti deep-sky o i particolari di una cometa e quant'altro. Ciò avviene perché il nostro "dispositivo" visivo non riesce ad accumulare tutta quella luce necessaria per scorgere effettivamente tali minuziosità. Grazie all'utilizzo delle moderne DSLReflex o delle sensibilissime camere CCD è possibile immagazzinare elevate quantità di fotoni (particelle della luce) in un dato intervallo di tempo, permettendo così al segnale visivo di agglomerarsi.
Grande campo sul Triangolo Estivo L'immagine soprastante è una delle mie prime astrofotografie. Il soggetto inquadrato è un vasto campo della Via Lattea, ripreso nel periodo estivo da una località marittima. Sono visibili, come illustrato, le costellazioni del Cigno, della Lira e dell'Aquila, le cui stelle alfa formano il cosiddetto Triangolo Estivo.