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Benvenuto nel settore Strumenti della Guida alla Fotografia Astronomica.
Ottiche
Per ottenere un'immagine qualitativa si deve, anzitutto, partire da una buona ottica, che sia un piccolo obiettivo fotografico o un telescopio a tutti gli effetti. Come potrai leggere nel settore Tecniche e metodologie, un'ottima fotografia astronomica può essere ottenuta anche con un semplice treppiede e un'economica reflex digitale: se non vuoi spendere troppo, pertanto, fai pratica con il classico 18-55 mm che trovi nello Starter Kit di ogni DSLR.
Se disponi di una montatura astronomica motorizzata, puoi acquistare un OTA (Optical Tube Assembly), un tubo ottico su cui montare la fotocamera. Ne esistono di diversi tipi, ma quelli utilizzati di gran lunga in campo astrofotografico sono i rifrattori apocromatici e i Ritchey-Chrétien. Tuttavia, si stanno affermando anche gli Schmidt-Cassegrain Aplanatici (esenti cioè da aberrazioni sferiche e di coma); questi, però, vengono realizzati in una maniera differente dai classici Schmidt-Cassegrain, che invece sono utilizzati per la fotografia planetaria. Nella fotografia deep-sky rientrano anche i riflettori Newton; il difetto di coma rende però necessaria la presenza di un'apposito correttore.
Per ottenere un'immagine qualitativa si deve, anzitutto, partire da una buona ottica, che sia un piccolo obiettivo fotografico o un telescopio a tutti gli effetti. Come potrai leggere nel settore Tecniche e metodologie, un'ottima fotografia astronomica può essere ottenuta anche con un semplice treppiede e un'economica reflex digitale: se non vuoi spendere troppo, pertanto, fai pratica con il classico 18-55 mm che trovi nello Starter Kit di ogni DSLR.
Se disponi di una montatura astronomica motorizzata, puoi acquistare un OTA (Optical Tube Assembly), un tubo ottico su cui montare la fotocamera. Ne esistono di diversi tipi, ma quelli utilizzati di gran lunga in campo astrofotografico sono i rifrattori apocromatici e i Ritchey-Chrétien. Tuttavia, si stanno affermando anche gli Schmidt-Cassegrain Aplanatici (esenti cioè da aberrazioni sferiche e di coma); questi, però, vengono realizzati in una maniera differente dai classici Schmidt-Cassegrain, che invece sono utilizzati per la fotografia planetaria. Nella fotografia deep-sky rientrano anche i riflettori Newton; il difetto di coma rende però necessaria la presenza di un'apposito correttore.
Montature astronomiche
Per montatura astronomica s'intende la struttura meccanica che si occupa di sostenere la componente strumentale ottica e la relativa strumentazione osservativa. La montatura, se motorizzata, ha anche la fondamentale funzione di compensare il moto di rotazione della Terra e dunque il moto apparente degli astri da Est verso Ovest, eseguendo un moto di rotazione in senso opposto a quello apparente del cielo. In questo modo l'oggetto da osservare rimarrà sempre al centro del campo d'osservazione.
Tipologie differenti
Esistono due tipi di montature astronomiche: le montature altazimutali e le montature equatoriali.
Per montatura astronomica s'intende la struttura meccanica che si occupa di sostenere la componente strumentale ottica e la relativa strumentazione osservativa. La montatura, se motorizzata, ha anche la fondamentale funzione di compensare il moto di rotazione della Terra e dunque il moto apparente degli astri da Est verso Ovest, eseguendo un moto di rotazione in senso opposto a quello apparente del cielo. In questo modo l'oggetto da osservare rimarrà sempre al centro del campo d'osservazione.
Tipologie differenti
Esistono due tipi di montature astronomiche: le montature altazimutali e le montature equatoriali.
- Una montatura altazimutale è un sistema meccanico che sostiene un telescopio e permette di puntarlo seguendo movimenti paralleli all'orizzonte (azimut) o perpendicolari ad esso (altezza). Questa montatura, avendo l'asse principale (azimut) perpendicolare al suolo, origina il fenomeno della cosiddetta rotazione di campo, secondo il quale l'immagine risultante ruota ad una velocità dipendente dalla declinazione del corpo celeste osservato. Questo tipo di montatura è utilizzato nei telescopi amatoriali più economici ed è meno prediletta per la fotografia astronomica.
- Una montatura equatoriale è un sistema meccanico che sostiene un telescopio e presenta due caratteristiche principali: l'asse principale intorno a cui ruota tutta la massa strumentale "mira" il Polo Nord celeste e una volta puntato l'oggetto da osservare, entra in funzione il solo moto siderale e non c'è rotazione di campo. Le montature equatoriali si dividono in più categorie, ma la più diffusa in campo amatoriale è quella alla tedesca. In questa montatura il telescopio è sempre posizionato da una parte (ora Est ora Ovest del meridiano dell'osservatore) mentre dall'altra parte sono posti dei contrappesi che bilanciano il peso strumentale. L'equatoriale alla tedesca è pertanto la montatura consigliata per l'astrofotografia, data l'assenza di rotazione di campo.
Sensori fotografici
La fotografia su pellicola è ormai soppiantata dal digitale. I sensori per astrofotografia degli anni correnti sono rappresentati dalle DSLR (digital single-lens reflex) e dalle camere CCD. Le DSLR, meglio conosciute come reflex digitali, avendo la disponibilità di rimuovere l'obiettivo, si interfacciano molto bene nel campo astrofotografico. Le camere CCD, invece, sono delle camere prettamente studiate per l'ambito astronomico che montano dei sensori CCD (Charge-Coupled Device - dispositivo ad accoppiamento di carica); solitamente hanno la possibilità di essere raffreddate attraverso una cella di Peltier: questo permette di ridurre la quantità di rumore (cioè il disturbo) presente nello scatto.
La fotografia su pellicola è ormai soppiantata dal digitale. I sensori per astrofotografia degli anni correnti sono rappresentati dalle DSLR (digital single-lens reflex) e dalle camere CCD. Le DSLR, meglio conosciute come reflex digitali, avendo la disponibilità di rimuovere l'obiettivo, si interfacciano molto bene nel campo astrofotografico. Le camere CCD, invece, sono delle camere prettamente studiate per l'ambito astronomico che montano dei sensori CCD (Charge-Coupled Device - dispositivo ad accoppiamento di carica); solitamente hanno la possibilità di essere raffreddate attraverso una cella di Peltier: questo permette di ridurre la quantità di rumore (cioè il disturbo) presente nello scatto.