Strumentazione
Non è l'attrezzatura che fa l'astroimager, ma l'astroimager che valorizza l'attrezzatura.
La strumentazione di cui oggi dispongo è utilizzata, oltre che per le sessioni osservative, soprattutto per le riprese DSLR. Il settore fotografico che prediligo è quello del profondo cielo, più di rado mi piace anche scattare dei campi larghi.
Ottica
Ho utilizzato un'ottica non pienamente adeguata per il deep-sky a causa della sua scarsa luminosità. Il mio Celestron 127 Mak ha infatti un f molto alto, e proprio questo e il diametro dell'obiettivo, determinano il fattore di luminosità. Con un diametro di 127 mm e una lunghezza focale di 1500 mm svolge, però, un ottimo lavoro. Essendo un Maksutov-Cassegrain, ed avendo quindi un buon contrasto, è adatto alla fotografia planetaria.
Ho utilizzato un'ottica non pienamente adeguata per il deep-sky a causa della sua scarsa luminosità. Il mio Celestron 127 Mak ha infatti un f molto alto, e proprio questo e il diametro dell'obiettivo, determinano il fattore di luminosità. Con un diametro di 127 mm e una lunghezza focale di 1500 mm svolge, però, un ottimo lavoro. Essendo un Maksutov-Cassegrain, ed avendo quindi un buon contrasto, è adatto alla fotografia planetaria.
Ho pertanto aggiornato il mio setup, aggiungendo un rifrattore apocromatico. Si tratta di un TecnoSky 110 ED Doublet. Con un apertura di 110 mm e una focale di 770 (f/7) è perfetto per riprendere campi nebulari non troppo ampi. Abbinato ad uno appropriato spianatore/riduttore (TS 2" PHOTOLINE 0.8x), la focale viene portata a 616 mm, così che il rapporto f diventa 5,6: uno strumento veloce e luminoso. |
Montatura
Ho incominciato a fare pratica con una montatura altazimutale che comprai insieme al 127 Mak, la Celestron Nexstar SLT. E' una montatura GOTO che può essere settata in pochi minuti. Non è assolutamente adeguata all'astrofotografia, eppure i miei primi scatti li feci proprio con essa.
Ho incominciato a fare pratica con una montatura altazimutale che comprai insieme al 127 Mak, la Celestron Nexstar SLT. E' una montatura GOTO che può essere settata in pochi minuti. Non è assolutamente adeguata all'astrofotografia, eppure i miei primi scatti li feci proprio con essa.
Tuttavia, per ottenere risultati più seri acquistai il prima possibile una montatura equatoriale alla tedesca, una Celestron CGEM. Questa possiede una innovativa procedura di allineamento polare chiamata All-Star. La All-Star consente all'utente di scegliere una qualsiasi stella luminosa mentre il software calcola ed assiste l'allineamento polare. Un'altra caratteristica della CGEM, particolarmente utile per gli astroimager, è il PPEC (Permanent Periodic Error Correction) che consente di diminuire l'errore periodico della montatura. Per gli oggetti vicini al Meridiano (la linea immaginaria passante da Nord a Sud) la CGEM li insegue senza interruzioni, caratteristica particolarmente importante per le riprese fotografiche. Ha un vasto database di più 40 000 oggetti, 100 oggetti programmabili dall'utente e informazioni aggiuntive su più di 200 oggetti.
DSLR
La mia prima DSLR, con cui tra l'altro ho scattato le mie prime fotografie, è stata una Nikon D3100. La camera monta un sensore CMOS da 14,2 megapixel ed effettivamente è molto sensibile, tant'è che il rumore era onnipresente, soprattutto nelle notti estive e con valori ISO elevati.
L'obiettivo è quello in dotazione con lo starter kit, ovvero il 18-55 mm stabilizzato con auto focus. Ho acquistato, inoltre, un tele-obiettivo 70-300 mm f/4.5-5.6 con due lenti ED.
La mia prima DSLR, con cui tra l'altro ho scattato le mie prime fotografie, è stata una Nikon D3100. La camera monta un sensore CMOS da 14,2 megapixel ed effettivamente è molto sensibile, tant'è che il rumore era onnipresente, soprattutto nelle notti estive e con valori ISO elevati.
L'obiettivo è quello in dotazione con lo starter kit, ovvero il 18-55 mm stabilizzato con auto focus. Ho acquistato, inoltre, un tele-obiettivo 70-300 mm f/4.5-5.6 con due lenti ED.
Sia a causa dell'eccessivo rumore, sia a causa di una non completa interfacciabilità della fotocamera con i principali software di tethering, ho deciso recentemente di passare a Canon. Ho scelto una Canon 600D. E' una DSLR molto più sofisticata e potente della precedente, monta un sensore CMOS da 18 megapixel, e gestisce molto bene il rumore video.
L'obiettivo è quello in dotazione con lo starter kit, ovvero il 18-55 mm stabilizzato con auto focus. Ho acquistato soltanto dopo una lente fissa molto luminosa: un 40 mm f/2.8 modello pancake.
Ho accessoriato la Canon con l'apposito battery grip (BG E8), che permette al dispositivo di sfruttare due batterie contemporaneamente, raddoppiando così la durata di carica.
L'obiettivo è quello in dotazione con lo starter kit, ovvero il 18-55 mm stabilizzato con auto focus. Ho acquistato soltanto dopo una lente fissa molto luminosa: un 40 mm f/2.8 modello pancake.
Ho accessoriato la Canon con l'apposito battery grip (BG E8), che permette al dispositivo di sfruttare due batterie contemporaneamente, raddoppiando così la durata di carica.
Sistema di guida
Il mio sistema di guida è composto da:
Il mio sistema di guida è composto da:
- Orion StarShoot AutoGuider (SSAG): compatta e leggera autoguida che monta un sensore monocromatico CMOS da 1.3 megapixel. In conclusione, molto sensibile ed efficiente.
- Orion Mini Guide Scope: a prima vista sembra un cercatore, ma in realtà è un minuto tubo ottico dal diametro di 50 mm che accoppiato alla SSAG riesce a guidare strumenti fino a 1500 mm di focale.