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Cos'è l'inquinamento luminoso?
L'inquinamento luminoso è un'alterazione dei livelli di luce naturalmente presenti nell'ambiente notturno. Questa alterazione, più o meno elevata a seconda delle località, provoca danni di diversa natura: ambientali, culturali ed economici.
L'inquinamento luminoso è un'alterazione dei livelli di luce naturalmente presenti nell'ambiente notturno. Questa alterazione, più o meno elevata a seconda delle località, provoca danni di diversa natura: ambientali, culturali ed economici.
E' proprio a causa dell'eccessiva illuminazione dei centri cittadini che per noi astrofili è necessario spostarsi il luoghi bui e remoti, come ad esempio l'alta montagna o l'entroterra. Per la ripresa di oggetti deep-sky è indispensabile, infatti, la massima oscurità, tant'è che le riprese DSLR o CCD si eseguono nei periodi di novilunio.
Tuttavia vi sono diversi "coraggiosi" che ormai da tempo effettuano riprese fotografiche da centri urbani o zone limitrofe; i risultati non sono eccellenti come quelli ottenibili da siti privi di inquinamento luminoso, ma considerando che si lavora da un balcone o da un terrazzino, sono davvero impressionanti. Ciò è possibile grazie all'utilizzo di appositi filtri, che tagliando nello spettro le zone di emissione delle luci cittadine, riducono drasticamente i gradienti verdognoli che altrimenti si formerebbero. Si ottengono simili risultati attraverso riprese CCD a banda stretta, come l'H-alfa, l'O III e l'S II, che bloccano anche le fonti di inquinamento luminoso.
Tuttavia vi sono diversi "coraggiosi" che ormai da tempo effettuano riprese fotografiche da centri urbani o zone limitrofe; i risultati non sono eccellenti come quelli ottenibili da siti privi di inquinamento luminoso, ma considerando che si lavora da un balcone o da un terrazzino, sono davvero impressionanti. Ciò è possibile grazie all'utilizzo di appositi filtri, che tagliando nello spettro le zone di emissione delle luci cittadine, riducono drasticamente i gradienti verdognoli che altrimenti si formerebbero. Si ottengono simili risultati attraverso riprese CCD a banda stretta, come l'H-alfa, l'O III e l'S II, che bloccano anche le fonti di inquinamento luminoso.
NoPi Observatory (Paternò, CT, Sicily)
Proprio nei primi giorni che hanno aperto il 2014, è entrato in funzione il mio osservatorio. Sorge su un terrazzino. La stanza da cui controllo tutta la strumentazione in funzione, comodamente seduto a una scrivania, è anche il luogo che accoglie il telescopio quando questo non è in funzione. Il perimetro del terrazzino è chiuso da spesse tende, garantendo privacy e isolando l'osservatorio dalle luci urbane dei dintorni.
La power box che utilizzo per alimentare il setup durante i campi in montagna, lontani, dalla rete elettrica, funge da "gruppo di continuità", scongiurando lo spegnimento delle apparecchiature in caso di blackout.
I cavi delle camere (di ripresa e di guida) giungono al PC tramite un hub alimentato incassato nel muro esterno; nei pressi della scrivania ho predisposto l'uscita del cavo USB dell'hub.
Lavorando da un sito urbano, è chiaramente necessario l'utilizzo di un filtro anti-inquinamento luminoso, come l'Astronomik CLS, che ho comprato in versione EOS Clip per montarlo direttamente davanti al sensore della Canon.
Proprio nei primi giorni che hanno aperto il 2014, è entrato in funzione il mio osservatorio. Sorge su un terrazzino. La stanza da cui controllo tutta la strumentazione in funzione, comodamente seduto a una scrivania, è anche il luogo che accoglie il telescopio quando questo non è in funzione. Il perimetro del terrazzino è chiuso da spesse tende, garantendo privacy e isolando l'osservatorio dalle luci urbane dei dintorni.
La power box che utilizzo per alimentare il setup durante i campi in montagna, lontani, dalla rete elettrica, funge da "gruppo di continuità", scongiurando lo spegnimento delle apparecchiature in caso di blackout.
I cavi delle camere (di ripresa e di guida) giungono al PC tramite un hub alimentato incassato nel muro esterno; nei pressi della scrivania ho predisposto l'uscita del cavo USB dell'hub.
Lavorando da un sito urbano, è chiaramente necessario l'utilizzo di un filtro anti-inquinamento luminoso, come l'Astronomik CLS, che ho comprato in versione EOS Clip per montarlo direttamente davanti al sensore della Canon.